mercoledì 21 settembre 2011

Il perchè del perchè

A volte chiedersi il perchè di un determinato evento è un pò come non osservarlo.
La cultura orientale ci consiglia il "non intervento".
La cultura orientale ci consiglia l'osservazione, la partecipazione non attiva.
A volte ho pensato, e "cercato la volontà", di essere il classico indianino seduto sulla riva di un fiume, in completa tranquillità, ad osservarlo scorrere lentamente, ed anche se passasse il corpo del proprio nemico di rimanere immobile senza provare nè risentimenti, nè avversità, nè odio... Nulla.
E' questo il mio obiettivo?
Da  una parte sì.
La desensibilizzazione, magari a comando.
Quando ogni singola emozione ti penetra fino al midollo anche quando non vorresti è una sensazione destabilizzante.
Ti senti come la classica foglia fatta rimbalzare qua e là dal vento.
Ma cosa c'è di male in questo?
Niente.
Solo che per noi  essere sbalzati a destra e sinistra dagli eventi è un pò come sedersi dinanzi un plotone di esecuzione.
Solo questo.
Solo.
S.

DanTheVoivod

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