Paura di perdere il controllo.
Il mio corpo è una macchina, è la mia macchina e sono io a controllarla.
Un parametro va fuori range...Allarme! La mia macchina non mi risponde piú
QUALCOSA NON VA' NELLA MIA MACCHINA! MI SENTITE???? LA MIA MACCHINA VA DA SE!!!
"Cosa è successo?" Chiede un signore vicino.
"Ieri a quest'ora avevo 72.4 pulsazioni al minuto mentre oggi sono 73.1! Penso che la mia macchina stia impazzendo, che ne so un infarto! Aiuto!"
Controllo.
Tutto sotto controllo... Ma non è la variazione a creare il panico, perchè se avessi fatto un paio di scalini le pulsazioni sarebbe aumentate a causa di uno sforzo, e questa logica la conosciamo da quasi prima che nascessimo.
E il motivo non che conosciamo che ci spaventa, in poche parole l'ignoto.
Perchè se ieri avevo tot ora ho tit?
Il medico ci risponderà : "e' normale, lei non è una macchina!"
Ci crediamo temporaneamente, ma è solo una comprensione razionale, non intima.
Come dire ad un cieco : "sai esiste il cielo blu e ci sono gli uccelli che volano e nuvole...".
Poi gli spieghi come sono fatti gli uccelli e le nuvole e lui comincia ad immaginare.
Un giorno, dopo l'operazione, apre gli occhi e vede il cielo, gli uccelli, e le nuvole e dice :
"...E quelli cosa sono, e quegli altri?".
Questa è la differenza tra comprensione intima e comprensione logica.
E chiunque ci dice : "lei non ha un bel cavolo di niente, perchè le analisi sono buone", lo comprendiamo si, ma in maniera logica.
Per poterlo comprendere in maniera intima dovremmo guardare direttamente dentro di noi, prendere ed osservare sotto ogni aspetto metri e metri di interiora, prendere il cuore in mano e girarlo tra le dita, etc...
Vista l'impossibilità delle operazioni sopra-elencate rimaniamo con la comprensione logica, finquando un evento esterno non ci cambia dentro.
Ma quale evento esterno?
Penso che ognuno di noi sia in attesa di quel gesto, quella frase, quella immagine che ci cambierà il modo di pensare, ma comincio a dubitarne.
DanTheVoivod
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